Una nuova fonte di ispirazione per i Fantasyclimber: i Castellers catalani
Forza, equilibrio, coraggio e giudizio: il motto dei Castellers catalani incarna perfettamente tutti i requisiti di un bravo arrampicatore.
Chi l’avrebbe mai detto che camminando nella quiete e nella magia del tramonto nelle strade della Tarragona vecchia, circondati da mura e torri del passato, a picco sul mare, ci saremmo imbattuti in uno spettacolo tanto inaspettato quanto straordinario: nell’incavo di una vecchia torre, squadre di uomini e donne, piccoli e grandi, a piedi nudi, con una grossa fascia che cinge la vita, in silenzio, nella concentrazione più totale, seguono le indicazioni di un’unica voce che li guida verso la costruzione di……un ‘castello’ umano!
Una geometria di persone intrecciate sorregge i compagni, che in parallelo si arrampicano dalla cintola alle spalle dei ‘pilastri’ di base, costruendo il primo piano; il meccanismo si ripete per costruirne un secondo, e poi un terzo…fino ad arrivare addirittura al nono livello, nei ‘castelli’ più complessi. L’ultimo tassello del ‘castello’ deve sormontare i due compagni del livello sottostante, e poi arrampicare in discesa dalla parte opposta rispetto alla salita. Gli arrampicatori salgono con una concentrazione estrema, mani e piedi si muovono sapienti e coordinati facendo presa sui corpi dei compagni con grazia e leggerezza sorprendenti; in discesa scivolano lungo i corpi come l’acqua che scorre. Intorno a loro regna il silenzio. Solo una voce esperta li guida per cercare gli equilibri nella costruzione.
Non ci sono parole o sguardi d’intesa: ognuno è al massimo della concentrazione, nella ricerca dell’equilibrio. La fiducia nella squadra e il rispetto reciproco sono totali. I ‘collanti’ del castello, coloro che raggiungono i livelli più elevati, sono incredibilmente giovani: bambine e bambini anche di 7-8 anni; fisici esili, leggerissimi e agili, dotati di un grande coraggio. Guardare la cima del ‘castello’, o della ‘torre umana’, fa venire i brividi, e l’emozione è acuita dal silenzio assordante che ci circonda.
Quello che ci sorprende è lo spirito con cui la squadra costruisce il suo ‘castello’: non ci sono moti di esultanza, o di compiacimento per una realizzazione di successo, che lascino trasparire il senso della competizione. Quando una squadra ha terminato la sua costruzione, subito la voce leader chiama altri membri perché inizino un nuovo ‘castello’, senza rompere silenzio e concentrazione.
Ansiosi di capire la natura di questo incredibile gioco di coraggio, basato non solo sulla forza e sull’agilità, ma soprattutto sull’equilibrio, sulla concentrazione e sulla fiducia nei compagni di squadra, abbiamo scoperto che appartiene a un’antica tradizione popolare catalana, nata nel settecento come esibizione folcloristica in occasione di feste religiose. Oggi la tradizione rivive in alcuni appuntamenti topici della cultura catalana, assumendo anche le vesti di confronto e competizione fra squadre locali. Secondo tradizione, un suono di tamburo - timbal - associato al suono di tre o più gralle - strumenti a fiato - accompagna nel silenzio la salita dei castelleros informandoli sullo stato dell’esecuzione del ‘castell’: un’unica nota vibrata sancisce la conquista della ‘vetta’….Grazie alla loro unicità, nel 2010 i ‘castelli’ catalani si sono meritati il riconoscimento di ‘patrimonio immateriale dell’umanità’ da parte dell’Unesco!
Di certo i ‘castelli’ catalani hanno ispirato la fantasia degli istruttori del Fantasyclimbing, che sulla scia degli insegnamenti e delle emozioni suscitate dal gioco di arrampicata catalana vi proporranno nuove ed esilaranti avventure, sempre nell’atmosfera di gioco e nello spirito di acquisizione e perfezionamento della tecnica che caratterizzano i corsi di arrampicata del laboratorio Fantasyclimbing a Milano ...!